I ragazzi del Presidente, tra Movimenti e “Noi con Salvini”

“Per ora non mi sento rappresentato dalle forze politiche né territoriali né nazionali”. E’ questo il “mantra” dei giovani targati Mattarella, quelli ormai famosi del “Discorso del  Presidente” di fine anno, che ha finito col caricare di responsabilità i diciottenni che si affacciano al voto  per la prima volta.  Il nodo della rappresentazione è uno dei  temi centrali della quasi totalità di un campione di giovani studenti, tra liceali e matricole universitarie della provincia di Salerno, intervistati riguardo le loro preferenze per le prossime elezioni del 4 marzo. I nuovi protagonisti sono loro e forse segneranno le sorti, nel bene e nel male, delle vecchie organizzazioni politiche che si sfidano in questa ennesima competizione elettorale e che vede competere la destra, i vari pezzi della sinistra, e il Movimento 5 stelle. L’esortazione di fine anno è stata chiara, quella di votare per la prima volta è una occasione importante e non va sprecata. Ma la generazione a cui si è rivolta la più alta carica dello Stato, sembra tutt’altro che disinteressata e disorientata. I “neo-elettori” hanno idee molto chiare sul cosa, l’unica incertezza è sul chi può rappresentare quelle idee. Molti degli intervistati ancora non sa per chi votare ma la scelta si riduce spesso al Movimento 5 Stelle su cui molti degli incerti sono orientati e il motivo principale è la possibilità di partecipare: “Incentivano la partecipazione alla politica dalla quale invece ci siamo tenuti lontani in tanti per tante delusioni”, commentano indecisi e non. Proprio la partecipazione si presenta come un tema caldo, cercato da tutti  ma che nessuno ha trovato finora nei programmi né ascoltato nella campagna elettorale. Un grande silenzio, quello sulla partecipazione, rotto proprio dal numero notevole di candidati 5 stelle, oltre cento, che si sono presentati alla Parlamentarie. Tra i tanti, Francesco Virtuoso, di Amici di Beppe Grillo, che certo giovane non è ma per il quale, “Il coinvolgimento dei cittadini è centrale specialmente a Salerno e in Campania, dove da troppo tempo ormai c’è una popolazione attenta ai problemi e una parte di amministrazione che non ascolta”.  Per Davide Trezza, il giovanissimo candidato territoriale di Potere al Popolo, una nuova formazione che sta facendo molto discutere e sta attirando grande attenzione, con un nome che è tutto un programma: “E’ la natura stessa della nostra realtà politica, nata e formatasi dal fronte unito di una moltitudine di esperienze di attivismo e associazionismo, ad essere realmente in grado di rispondere prima di tutto alle necessità dei giovani, ai quali invece non sa parlare più una politica attenta a dialogare sempre e solo con gli stessi soggetti da anni”. Proprio Movimento 5 stelle e Potere al Popolo, si presentano tra i nati del ‘99 come i partiti più quotati, rispettivamente al 30 e 24 per cento degli intervistati. Nessuno dei giovani elettori ha nominato i grandi storici partiti, e così PD, Forza Italia e Fratelli d’Italia restano fuori dalle preferenze del campione. Il Movimento 5 stelle si conferma in una media praticamente stabile tra il 43%, dato di IPR Marketing, e il 28% stimato dall’Istituto Piepoli. Potere al popolo tra gli intervistati oscura persino la Lega, che secondo gli ultimi sondaggi si attesta invece al 13%. La carta vincente, a detta dei giovani salernitani, sembra essere proprio nelle realtà politiche “movimentiste”, costruite dal basso e maggiormente in grado di trattare le problematiche concrete, come la tematica ambientale e “la riconversione delle Fonderie Pisano in un impianto dotato delle migliori tecnologie all’avanguardia e una parte delle manovalanze ricollocate in settori affini”. Un punto su cui in molti giovani di M5S e Trezza di Potere al Popolo, convergono. Solo due giovani neo-elettori salernitani si sentono più vicini al programma di Salvini, che si presenta più generalista, mirando alla cancellazione di leggi Fornero e Jobs Act, Flat Tax, riforma della Sanità. Proposte più concrete sembrano arrivare sulla “ necessità di aprire sportelli sul territorio per i  fondi europei e sulla sanità, soprattutto per quanto riguarda l’Ospedale Ruggi di Salerno”, come dichiara Tiziano Sica – Coordinatore provinciale Noi con Salvini giovani Salerno. Tra i giovani salernitani, non ancora schierati con i movimenti, restano comunque molti indecisi soprattutto per  tanti i reali problemi del territorio che, per il 100% del campione, non vengono toccati nella campagna elettorale, come  trasporti, spazi, diritto allo studio ed edilizia scolastica. Gravi mancanze che rischiano di mantenere alta l’asticella dell’astensionismo.

 

Nella foto Tiziano Sica di Noi con Salvini Giovani Salerno

Marco Giordano

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