Apollo Mediterraneo con l’Arcigay, l’arte per i 50 anni di Stonewall

”Una mostra per valorizzare i temi delle uguaglianze e la bellezza dell’incontro tra culture e persone. Un onore consegnare il Premio Apollo Mediterraneo alla Presidente Boldrini” (Francesco Napoli, Arcigay Salerno).

Mancano pochissimi giorni all’apertura della Mostra Concorso “Apollo Mediterraneo”, organizzata dal Comitato Territoriale Arcigay Salerno e curata da Fedele Di Nunno, che si terrà dal 25 giugno, giorno del vernissage alle ore 18.30, al 3 luglio al Museo Archeologico Provinciale di Salerno. L’iniziativa è nata in occasione dei 50 anni dall’inizio dei movimenti di liberazione delle persone omosessuali e transessuali e dall’idea di valorizzare la “Testa di Apollo”, opera di straordinaria importanza ancora oggi avvolta nel mistero per le sue origini e funzioni, conservata all’interno del museo di Via San Benedetto e simbolo del Salerno Pride da molti anni. “Da sempre la Testa di Apollo è stata utilizzata quale logo del Salerno Pride- spiega Francesco Napoli, Presidente di Arcigay Salerno – certamente per il riferimento al mito di Apollo e dunque all’omosessualità nel mondo greco, ma anche per la storia che questa opera d’arte racconta. La Testa di Apollo, infatti, è frutto dell’incontro tra culture diverse in questa nostra terra,  di relazioni ed incontri che generano bellezza. È una testa senza corpo, come accade spesso alle persone lgbti+ di vedersi negate le proprie soggettività, la dignità dei propri corpi; come accade al corpo delle donne, negato o violentato. Corpi negati e taciuti come il corpo della Testa di Apollo forse sepolto ancora nel nostro mare, forse lasciato chissà dove. Queste assonanze – continua Napoli – questi rimandi simbolici e storico-culturali – ci hanno indotto a valorizzare quest’opera nel momento in cui ricordiamo l’inizio delle lotte di rivendicazione dei diritti e delle tutele per le persone omosessuali e transessuali. Lo faremo grazie al contributo di numerosi artiste e artisti che si sono messi in gioco in questa avventura”. In occasione della prima edizione del premio è stata scelta una figura cardine della governance italiana che si è distinta nella lotta per i diritti civili ed umani, l’onorevole Laura Boldrini cui il 1 luglio sarà donata l’opera vincitrice della Mostra Concorso. Laura Boldrini è una amica del Comitato, una persona che da anni si spende, non senza ricevere attacchi e offese quotidiane, per i diritti civili ed i diritti umani e il premio è un riconoscimento al suo impegno. L’opera vincitrice sarà scelta da una giuria di esperti e volti noti del giornalismo e della cultura.  Lucio Afeltra, Claudia Bonasi, Antonello De Rosa, Luciana Libero insieme al curatore della mostra avranno il compito di selezionare l’opera che meglio interpreterà i temi dei diritti e delle uguaglianze, il simbolismo storico e culturale, il legame della Testa di Apollo con il nostro mare e le nostre radici. In un allestimento ispirato al tema saranno esposte diciotto  opere in mostra per altrettanti artiste ed artisti: Alessandra Cannavacciuolo, Andrea Troisi, Anna De Rosa, Cristian Palazzo, Francesco Bortone, Gerardo Greco, Gilda Sorrentino, Katarina Drienovskà, Lucillo Saorin, Marilena Garofalo, Massimo Raimondo, Monica Di Lieto, Orsola Supino, Santa Rossi, Sara Di Costanzo, Stefania Grieco, VanillaCriArte, Zhena Prano Art. In esposizione anche una video installazione, opera di Airam ElatiV, che sarà possibile ammirare nella Sala della Testa di Apollo.   Alla premiazione ed alla consegna dell’opera prima del brindisi finale, saranno presenti anche rappresentanti delle istituzioni locali tra cui Mariarita Giordano, Assessore alle Politiche Giovanili e Innovazione del Comune di Salerno e Anna Petrone, Consigliera di Parità della Provincia di Salerno.

Fedele di Nunno

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