Biomasse? A Pontecagnano non le vogliamo

 

Da diversi mesi è in corso a Pontecagnano una dura lotta contro l’impianto a biomasse che è stato installato all’insaputa degli abitanti nella cittadina picentina. Nello scorso luglio I Cittadini di Pontecagnano si sono accorti che era stata realizzata quasi di nascosto una centrale a biomasse nella zona di Scavata Case Rosse. Nel mese di ottobre si è poi tenuta un’assemblea pubblica dove la cittadinanza ha incontrato un gruppo di esperti per avere informazioni più precise sull’argomento, sui  rischi per la popolazione e sulle motivazioni che stanno dando luogo alla creazione di tanti analoghi impianti in molti territori. All’incontro sono intervenuti Vincenzo Tosti del comitato Stop Biocidio, l’architetto Adele Basso  e l’ingegnere meccanico Vincenzo Caprioli che hanno illustrato nei dettagli e con dati scientifici come funzionano tali impianti e anche che, a differenza di grandi inceneritori che richiedono molti passaggi e controlli burocratici,  essi sono molto convenienti per le imprese per i costi più bassi e la maggiore facilità di installazione. Gli abitanti di Scavata Case Rosse hanno riferito che l’impianto, acceso prevalentemente in ore notturne, ha provocato cattivo odore nell’area e forti rumori, tanto da costringerli a scendere in stradae a chiamare le autorità. Con il termine “biomassa” si indicano generalmente una serie di materiali di origine biologica. Si tratta spesso di scarti di attività agricole, che possono essere modificati attraverso vari procedimenti, per ricavarne combustibili o direttamente energia elettrica e termica. Nonostante l’apparente procedimento ecologico, essi suscitano però molta apprensione nelle popolazioni in quanto non si sa con esattezza quali tipi di materiali vengano bruciati, la tipologia di biomassa è ampia e può comprendere carcasse di animali,  scarti di frazione e altro. Inoltre con la corsa alle biomasse così appetibile per le imprese, si rischia di riempire i nostri territori di tante piccole “terre dei fuochi” con  numerosi inceneritori che, nel processo di combustione, possono generare veleni e diossine, molto pericolose per la salute umana. Sulla tematica ci colleghiamo alle pagine del giornale “Il ponte nuovo”, periodico di Pontecagnano Faiano che sta seguendo da molti mesi e con molto impegno la vicenda e che si è fatto portavoce della battaglia dei cittadini contro l’impianto. Con Il Ponte Nuovo, Youcamp avvia con questo numero zero una collaborazione per quanto riguarda il territorio di Pontecagnano.

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Il Ponte Nuovo

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